I nostri antenati sostenevano che prendersi cura del proprio corpo significa anche prendersi cura della propria mente. Questo è stato il mio obiettivo concreto nel mio percorso di dimagrimento. Sono il dott. Visigalli, titolare delle farmacie del gruppo Visigalli e Zfarma, e oggi voglio raccontarvi la mia esperienza in breve.
Sono da sempre sovrappeso, basti pensare che da bambino il mio soprannome era “pallina” e spesso negli anni ho avuto un rapporto conflittuale con il cibo. Dopo vari anni di tentativi e alti e bassi con differenti diete e percorsi di dimagrimento, ho sentito il bisogno reale di trovare una volta per tutte un equilibrio. Ero spinto da una forte motivazione: volevo sentirmi meglio, avere più energia e abbracciare uno stile di vita più sano!
Circa un anno e mezzo fa ho intrapreso il mio percorso con Liraglutide (Saxenda), un ormone già presente nel nostro organismo, che regola la secrezione di insulina da parte delle cellule del pancreas, ostacola il rilascio di glucagone, ritarda la velocità di svuotamento dello stomaco e aumenta la sensazione di pienezza post-pasto, con una somministrazione sottocutanea giornaliera.
Purtroppo questa prima esperienza non è andata come speravo in quanto è vero che il senso di sazietà era altissimo (era come partecipare tutti i giorni a un pranzo nuziale), ma ho avuto diversi effetti collaterali, tra cui diarrea, nausea e spossatezza.
Sotto stretto controllo del mio medico, ho deciso allora di interrompere il trattamento e iniziare un secondo percorso con Semaglutide (Wegovy), un ipoglicemizzante con medesimo meccanismo di azione, ma con un’efficacia maggiore. La somministrazione settimanale sicuramente era un vantaggio rispetto al trattamento precedente, ma dopo circa 3 mesi gli effetti collaterali erano per me invalidanti, nonostante il mio peso iniziasse notevolmente a calare (da 122 kg arrivai a 115 kg). Non nascondo che mi sono sentito duramente messo alla prova, ma la mia determinazione è prevalsa.
Ecco allora che ho intrapreso un nuovo ciclo di punture, per me meglio tollerate. La somministrazione settimanale di Tirzepatide (Mounjaro), abbinata a movimento quotidiano e dieta bilanciata, mi sta portando grandi risultati. Il meccanismo d’azione si basa sempre sulla regolazione ormonale dell’appetito, il miglioramento del corpo all’insulina e l’ottimizzazione dell’uso dei nutrienti. Personalmente ho notato che il senso di sazietà non è ridotto nella stessa misura dei precedenti trattamenti, ma ora mi sento davvero bene: non solo il mio peso gradualmente cala, ma sto ottenendo un miglioramento generale della mia energia e qualità del sonno.
Sicuramente il percorso è ancora lungo, ma questa esperienza mi ha insegnato che ogni cambiamento parte da una decisione presa consapevolmente! Questo tipo di farmaci sono per me uno strumento davvero utile, efficace se combinato a un impegno personale e uno stile di vita adeguato.