Con il termine ustione si intende una lesione della pelle provocata dal calore, in alcuni casi la lesione riguarda anche i tessuti sottocutanei. Le cause possono essere molteplici: fuoco, liquidi bollenti, sostanze chimiche, corrente elettrica; la maggior parte delle ustioni avviene in ambienti domestici. Le ustioni vengono classificate in base alla loro gravità e all'estensione:
- Le Ustioni di primo grado sono le più lievi e coinvolgono lo strato superficiale della cute causando la dilatazione dei capillari. Questo tipo di ustione in genere guarisce spontaneamente in 5-7 giorni, senza lasciare cicatrici.
- Le ustioni di secondo grado invece interessano gli strati superficiali e profondi della cute: le lesioni più superficiali guariscono in 10-15 giorni senza lasciare cicatrici, mentre per quelle più profonde la guarigione è più lenta e possono rimanere cicatrici.
- Le ustioni di terzo grado infine danneggia anche lo strato sottocutaneo con conseguente necrosi dei tessuti e formazione di macchie nere e croste. Queste scottature lasciano in genere cicatrici evidenti.
Quali sono i sintomi associati a un'ustione?
In base alla gravità della scottatura si possono verificare quadri clinici e sintomi differenti:
- Le scottature di primo grado hanno come unica manifestazione un arrossamento della zona ustionata: l'eritema genera dolore intenso e bruciore.
- Le ustioni di secondo grado si caratterizzano per la presenza di bolle dovute alla fuoriuscita di sangue dai capillari cutanei coinvolti. La ferita genera dolore e bruciore.
- Nel caso di un'ustione di terzo grado la cute assume un colore marrone, nero o bianco ed è molto dura al tatto. La distruzione delle cellule nervose fa sì che il paziente non avverta nemmeno dolore.
Cosa fare in caso di ustione
Ecco alcuni semplici consigli per intervenire in caso di ustione, in modo da alleviare il dolore e accelerare la guarigione.
- Determinare il grado dell'ustione (I, II o III grado). In considerazione della difficoltà iniziale a valutare il grado di profondità di un'ustione è importante rivolgersi sempre al medico.
- Fare impacchi di acqua fredda per 15 minuti.
- Detergere la ferita e medicare con unguento a base di collagenasi o idrogel ricoperti da medicazione appropriata che eviti l'essiccamento del fondo dell'ustione. Prediligere l'utilizzo di garze grasse affinché la medicazione non si attacchi alla ferita
- Se l'infiammazione della pelle è notevole è consigliabile ascoltare il parere del medico per individuare il prodotto più adeguato.
Alcune cose da non fare in caso di scottature
- Non applicare sulla zona ustionata disinfettanti, olio, ghiaccio o altri rimedi casalinghi
- Non forare le bolle (a contatto con l'aria la parte lesa rischia di infettarsi)
- Non comprimere la zona lesionata.
Scottature solari: cosa fare in caso di eritema solare
In caso di scottature solari, quindi di eritema, si consiglia innanzitutto di evitare l'esposizione solare fino a che l'eritema non si sarà risolto. Oltre ai classici impacchi con acqua fredda, esistono delle creme emollienti ed idratanti utili a lenire la pelle ed attenuare il rossore. In caso di sintomi quali febbre, dolore che dura più di 48 ore, vomito, diarrea, brividi è necessario rivolgersi al medico.
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